mercoledì 27 agosto 2008

Nuvoletta nera...

Vorrei che si spostasse la nuvoletta nera in stile fantozziano che mi sta perseguitando da un po' e che anche oggi ha colpito la mia estate.
Che noia.

lunedì 11 agosto 2008

Contratto

E' ufficiale, da settembre avrò un contratto a tempo determinato. Gioisco.
Ma sono preoccupato per i miei amici in Georgia... che situazione.
Speriamo bene, per entrambe le cose.

martedì 5 agosto 2008

A volte mi chiedo...

Sono reduce di varie conversazioni con amici e colleghi, più o meno della stessa età, conversazioni che navigano ben lontano dalla cena del sabato sera o dell'ultimo album di Elio uscito, restando ben ancorate su argomenti quali il futuro, gli stipendi, i desideri, le pensioni, il lavoro, l'Italia, e via dicendo.
Sono felice perché era da tempo che non mi allenavo più alla difficile arte del "dì-la-tua-senza-che-sembri-una-stronzata" e del confronto sulla politica e sul mondo che si vuole costruire. Ma allo stesso tempo mi sento il cuore pesante e sono preoccupato perché l'immagine che ne viene fuori non è delle migliori. Si vede la nostra amata patria come un Paese che ha perso la voglia del futuro, che si è arenato su un'idea vecchia, consunta, andata; che non vuole innovare, che non vuole rischiare di aprirsi all'Europa e allo straniero. Dove cacciare e vietare sono la via preferita al capire e accogliere. Dove si coltivano e fomentano paure e fobie senza cercare prima di ragionarci sopra.
Ma soprattutto è un Paese in cui io in questo momento difficilmente mi riconosco. Parto da alcuni esempi.
Primo. E' stato sbandierato il fatto che ora non si pagano più le tasse sugli straordinari. Poi se si va a vedere è solo un esperimento di sei mesi, è solo una riduzione del carico fiscale, è solo fino a un certo tetto. Certo, meglio di niente; certo è normale demagogia. Ma dov'è la serietà e la professionalità della classe politica? e del giornalismo? Vecchie domande retoriche, ma bisogna farle.
Secondo. I militari per le strade sono la sconfitta dello stato democratico. Esiste una forza di polizia interna, si potenzi quella. Lo scopo dell'esercito è un altro. "Ma è per questioni di sicurezza...." una piccola forzatura qua, poi la prossima quale sarà? cosa faranno per la nostra sicurezza?
Terzo. Le impronte digitali. Ghandi, modello universalmente riconosciuto, si oppose al fatto che gli inglesi prendessero le impronte digitali agli indiani. Negli States ogni volta che provano a registrare con le impronte, il paese insorge. L'unione Europea si esprime per la prima volta contro una legge di un paese dell'Unione e i vincitori siamo noi... La gente vuole risposte concrete e immediate, ma un po' di lungimiranza fa proprio così schifo?è questa la soluzione?le impronte digitali?
Ecco, faccio fatica a riconoscermi in questo Paese che secondo me vuole aver paura. Che non ragiona.
Ma la vera domanda è: che posso fare? ok, lamentarsi non serve molto, ma quali strumenti ho/abbiamo? Guardare youdem? nah... Una rivoluzione? nah... Fare un giornale? nah.... Fare un blog di protesta? nah....
Non saprei. L'unica al momento sia continuare a parlarne, parlarne, parlarne, parlarne.
Ne parliamo?

martedì 15 aprile 2008

Ecco un altro giorno da ricordare

Ci risiamo, al di là delle idee che sono tante, ritorna uno stile di far politica molto sgarbato, scorretto, lo stile del bullo, del chi la spara più grossa, dell'offendo e poinonèverovoiavetecapitomaleiovolevodirealtro, del precario che non esiste, del'amico russo, del prendo i fucili ma è solo una metafora, ecc ecc.
Eppoi...son sempre quelli!!! Questa classe dirigente sa di vecchio, sa di già visto. Come può chi è pieno di saldi e ha la carega calda sotto il culo preoccuparsi veramente di chi è giovane e di chi arranca per vivere?
Staremo a vedere, non è il male assoluto che va al governo, ci va solo un'idea vecchia di questo Paese.
Ma oggi, purtroppo, è un altro giorno da ricordare.

sabato 5 aprile 2008

Ricordati di questo giorno

Che giorno è oggi?
Il giorno che segna di nuovo la strada, che apre il bivio, che mi mette in ginocchio a riflettere.
E' il giorno in cui il dolore e la speranza sono perfetti sconosciuti seduti accanto nello stesso vagone del treno.
E' il giorno in cui un pensiero avvolgerà continuamente i prossimi giorni
E' il giorno in cui bisogna credere ed essere convinti che una collina può ricrescere.

lunedì 4 febbraio 2008

Ma.....

Stamane per radio, in mezzo alla ridda di parole e commenti relativi al carnevale del parlamento dei nostri rappresentati, qualcuno sottolineava la gravità di spesa che si dovrà sostenere per organizzare le prossime elezioni. Un costo che inciderà sulle casse dello Stato. Soldi di tutti.
Sto pensando di raccogliere le firme per una nuova legge: se il governo case prima della fine della legislatura, il 50% delle spese e dei costi per le nuove elezioni dovrà essere prelevato direttamente dai conti dei parlamenatari...
Mi ispira come idea...